Lasci che le parli di questa gamba, signorina Oldridge", disse. "Una volta era una gamba modesta e ben educata, che se ne andava tranquillamente per i fatti suoi, senza disturbare nessuno. Ma da quando è stata ferita, è diventata tirannica".
L'espressione di lei si attenuò di un altro grado e il divertimento brillò nei suoi occhi, come stelle deboli e lontane nel cielo di una notte di mezza estate.
Incoraggiato, continuò: "Questo arto è egoista, scontroso e ingrato. Quando la competenza medica inglese dichiarò che il caso era senza speranza, portammo la gamba da un guaritore turco. Questi la riempì di unguenti esotici, la pulì e la fasciò più volte al giorno. In questo modo evitò l'infezione fatale e maleodorante che altrimenti avrebbe dovuto subire. La gamba era grata? Tornò a lavorare come una vera gamba? No, non l'ha fatto".
La signora, con le labbra contratte, emise un mormorio di comprensione.
"Questo arto, signora", disse, "ha richiesto mesi di noiosi esercizi prima di essere in grado di eseguire i movimenti più semplici. Anche ora, dopo quasi tre anni di cure e manutenzione devota, si agita per l'umidità. E questa, mi permetto di ricordarle, è una gamba inglese, non una delle vostre delicate varietà straniere.