Penso allo scimpanzé, quello con le mani parlanti.
Nel corso dell'esperimento, quello scimpanzé ebbe un bambino. Immaginate come devono essersi emozionati i suoi addestratori quando la madre, senza alcun suggerimento, iniziò a fare i segni al neonato.
Bebè, bevi il latte.
Bebè, gioca a palla.
E quando il piccolo morì, la madre rimase in piedi davanti al corpo, con le mani rugose che si muovevano con grazia animale, formando ancora e ancora le parole: Bambino, vieni ad abbracciare, Bambino, vieni ad abbracciare, ormai fluenti nel linguaggio del dolore.

Autore: Amy Hempel

 Penso allo scimpanzé, quello con le mani parlanti.<br /> Nel corso dell'esperimento, quello scimpanzé ebbe un bambino. Immaginate come devono essersi emozionati i suoi addestratori quando la madre, senza alcun suggerimento, iniziò a fare i segni al neonato.<br /> Bebè, bevi il latte.<br /> Bebè, gioca a palla.<br /> E quando il piccolo morì, la madre rimase in piedi davanti al corpo, con le mani rugose che si muovevano con grazia animale, formando ancora e ancora le parole: Bambino, vieni ad abbracciare, Bambino, vieni ad abbracciare, ormai fluenti nel linguaggio del dolore. - Amy Hempel

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