Perciò, per quanto potessimo pronunciare parole l'uno vicino all'altro, questo non poteva mai trasformarsi in qualcosa che si potesse definire una conversazione. Era come se stessimo parlando in lingue diverse. Se il Dalai Lama fosse sul letto di morte e il musicista jazz Eric Dolphy cercasse di spiegargli l'importanza di scegliere l'olio del motore in base alle variazioni del suono del clarinetto basso, questo scambio potrebbe essere più utile ed efficace delle mie conversazioni con Noboru Wataya.