Stavo cercando di andare... da qualche parte. Ma continuavo a essere trascinato qui. Non riuscivo a smettere di camminare, non riuscivo a smettere di pensare. Alla prima volta che ti ho visto e al fatto che dopo non riuscivo a dimenticarti. Volevo farlo, ma non riuscivo a fermarmi. Ho costretto Hodge a lasciare che fossi io a trovarti e a riportarti all'Istituto. E anche allora, in quella stupida caffetteria, quando ti ho visto con Simon, anche allora mi è sembrato sbagliato: avrei dovuto essere io quello seduto con te. Quello che ti aveva fatto ridere in quel modo. Non riuscivo a liberarmi di quella sensazione. Che avrei dovuto essere io. E più ti conoscevo, più lo sentivo: non era mai stato così per me prima. Avevo sempre desiderato una ragazza, poi l'avevo conosciuta e non l'avevo più desiderata, ma con te il sentimento è diventato sempre più forte, fino a quella sera in cui ti sei presentata da Renwick e ho capito. E poi scoprire che il motivo per cui mi sentivo così, come se tu fossi una parte di me che avevo perso e che non avevo mai saputo che mi mancava fino a quando non ti ho rivisto, che il motivo era che tu eri mia sorella, mi è sembrato uno scherzo cosmico. Come se Dio mi avesse sputato addosso. Non so nemmeno per cosa: per aver pensato di poterti avere, di meritarmi una cosa del genere, di essere felice. Non riuscivo a immaginare cosa avessi fatto per cui venivo punito...

Autore: Cassandra Clare

Stavo cercando di andare... da qualche parte. Ma continuavo a essere trascinato qui. Non riuscivo a smettere di camminare, non riuscivo a smettere di pensare. Alla prima volta che ti ho visto e al fatto che dopo non riuscivo a dimenticarti. Volevo farlo, ma non riuscivo a fermarmi. Ho costretto Hodge a lasciare che fossi io a trovarti e a riportarti all'Istituto. E anche allora, in quella stupida caffetteria, quando ti ho visto con Simon, anche allora mi è sembrato sbagliato: avrei dovuto essere io quello seduto con te. Quello che ti aveva fatto ridere in quel modo. Non riuscivo a liberarmi di quella sensazione. Che avrei dovuto essere io. E più ti conoscevo, più lo sentivo: non era mai stato così per me prima. Avevo sempre desiderato una ragazza, poi l'avevo conosciuta e non l'avevo più desiderata, ma con te il sentimento è diventato sempre più forte, fino a quella sera in cui ti sei presentata da Renwick e ho capito. E poi scoprire che il motivo per cui mi sentivo così, come se tu fossi una parte di me che avevo perso e che non avevo mai saputo che mi mancava fino a quando non ti ho rivisto, che il motivo era che tu eri mia sorella, mi è sembrato uno scherzo cosmico. Come se Dio mi avesse sputato addosso. Non so nemmeno per cosa: per aver pensato di poterti avere, di meritarmi una cosa del genere, di essere felice. Non riuscivo a immaginare cosa avessi fatto per cui venivo punito... - Cassandra Clare

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