Tutti i libri cominciavano a rivoltarsi contro di me. In effetti, dovevo essere cieco come un pipistrello per non aver visto molto prima la ridicola contraddizione tra la mia teoria della vita e le mie reali esperienze di lettore. George MacDonald mi aveva influenzato più di qualsiasi altro scrittore; certo, era un peccato che avesse quel pallino per il cristianesimo. Era bravo nonostante questo. Chesterton ha più senso di tutti gli altri moderni messi insieme; a parte, ovviamente, il suo cristianesimo. Johnson è stato uno dei pochi autori di cui ho sentito di potermi fidare ciecamente; curiosamente, aveva la stessa tendenza. Anche Spenser e Milton, per una strana coincidenza, lo avevano. Anche tra gli autori antichi si riscontra lo stesso paradosso. I più religiosi (Platone, Eschilo, Virgilio) erano chiaramente quelli di cui potevo davvero nutrirmi. D'altra parte, gli scrittori che non soffrivano di religione e con i quali, in teoria, la mia simpatia avrebbe dovuto essere totale - Shaw e Wells e Mill e Gibbon e Voltaire - mi sembravano tutti un po' sottili; quello che da ragazzi chiamavamo "magro". Non è che non mi piacessero. Erano tutti (specialmente Gibbon) divertenti, ma non di più. Sembrava che non ci fosse profondità in loro. Erano troppo semplici. La crudezza e la densità della vita non apparivano nei loro libri.

Autore: C.S. Lewis

Tutti i libri cominciavano a rivoltarsi contro di me. In effetti, dovevo essere cieco come un pipistrello per non aver visto molto prima la ridicola contraddizione tra la mia teoria della vita e le mie reali esperienze di lettore. George MacDonald mi aveva influenzato più di qualsiasi altro scrittore; certo, era un peccato che avesse quel pallino per il cristianesimo. Era bravo <i>nonostante questo</i>. Chesterton ha più senso di tutti gli altri moderni messi insieme; a parte, ovviamente, il suo cristianesimo. Johnson è stato uno dei pochi autori di cui ho sentito di potermi fidare ciecamente; curiosamente, aveva la stessa tendenza. Anche Spenser e Milton, per una strana coincidenza, lo avevano. Anche tra gli autori antichi si riscontra lo stesso paradosso. I più religiosi (Platone, Eschilo, Virgilio) erano chiaramente quelli di cui potevo davvero nutrirmi. D'altra parte, gli scrittori che non soffrivano di religione e con i quali, in teoria, la mia simpatia avrebbe dovuto essere totale - Shaw e Wells e Mill e Gibbon e Voltaire - mi sembravano tutti un po' sottili; quello che da ragazzi chiamavamo "magro". Non è che non mi piacessero. Erano tutti (specialmente Gibbon) divertenti, ma non di più. Sembrava che non ci fosse profondità in loro. Erano troppo semplici. La crudezza e la densità della vita non apparivano nei loro libri. - C.S. Lewis

Mostra la citazione in inglese

Mostra la citazione in tedesco

Mostra la citazione in francese



©gutesprueche.com

Data privacy

Imprint
Contact
Wir benutzen Cookies

Diese Website verwendet Cookies, um Ihnen die bestmögliche Funktionalität bieten zu können.

OK Ich lehne Cookies ab