Chi per propria sventura sappia di non essere all’altezza del mignolo sinistro di Conrad ma voglia con onestà narrare, non ha che da guardare la propria nazione, in diretta o nella memoria. Troverà infiniti spunti per intrecci e vicende di romanzo e nella propria identità nazionale un terreno fertile di immagini, modi di dire e costumi che colano e svelano una visione del mondo. La faccenda è complicata, in quest’epoca. L’appartenenza nazionale è doppia o tripla o quadrupla, quando non arricchita o sostituita da un’appartenenza ideologica (come il comunismo) che con atto volontario l’uomo assume a tribù dello spirito. Molteplici sono le radici di ognuno di noi. (p. 992)

Autore: Sergio Atzeni

Chi per propria sventura sappia di non essere all’altezza del mignolo sinistro di Conrad ma voglia con onestà narrare, non ha che da guardare la propria nazione, in diretta o nella memoria. Troverà infiniti spunti per intrecci e vicende di romanzo e nella propria identità nazionale un terreno fertile di immagini, modi di dire e costumi che colano e svelano una visione del mondo. La faccenda è complicata, in quest’epoca. L’appartenenza nazionale è doppia o tripla o quadrupla, quando non arricchita o sostituita da un’appartenenza ideologica (come il comunismo) che con atto volontario l’uomo assume a tribù dello spirito. Molteplici sono le radici di ognuno di noi. (p. 992) - Sergio Atzeni




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