Le stagioni si agognano l’un l’altra, come uomini e donne, in modo da essere guarite dai loro eccessi. La primavera, se si protrae per più di una settimana oltre il suo tempo naturale, comincia a patire l’assenza dell’estate che ponga fine ai giorni della promessa perpetua. L’estate dal suo canto comincia ben presto a invocare qualcosa che plachi la sua calura e il più ubere degli autunni alla lunga si stanca della sua generosità e reclama una rapida, aspra gelata che lo sterilizzi. Persino l’inverno, la più dura delle stagioni, la più implacabile, sogna all’apparire di febbraio la fiamma che presto lo scioglierà. Ogni cosa si stanca con il tempo e comincia a cercare un suo contrario che la salvi da se stessa. Così agosto cedette il posto a settembre e pochi se ne lamentarono.

Autore: Clive Barker

Le stagioni si agognano l’un l’altra, come uomini e donne, in modo da essere guarite dai loro eccessi. La primavera, se si protrae per più di una settimana oltre il suo tempo naturale, comincia a patire l’assenza dell’estate che ponga fine ai giorni della promessa perpetua. L’estate dal suo canto comincia ben presto a invocare qualcosa che plachi la sua calura e il più ubere degli autunni alla lunga si stanca della sua generosità e reclama una rapida, aspra gelata che lo sterilizzi. Persino l’inverno, la più dura delle stagioni, la più implacabile, sogna all’apparire di febbraio la fiamma che presto lo scioglierà. Ogni cosa si stanca con il tempo e comincia a cercare un suo contrario che la salvi da se stessa. Così agosto cedette il posto a settembre e pochi se ne lamentarono. - Clive Barker




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