Here it is. You assume that I am rich; I am not. I shall have nothing once I have emptied my purse. You perhaps suppose that I am a man of high birth, and I am of a rank either lower than your own or equal to it. I have no talent which can earn money, no employment, no reason to be sure that I shall have anything to eat a few months hence. I have neither relatives nor friends nor rightful claims nor any settled plan. In short, all that I have is youth, health, courage, a modicum of intelligence, a sense of honor and of decency, with a little reading and the bare beginnings of a career in literature. My great treasure is that I am my own master, that I am not dependent upon anyone, and that I am not afraid of misfortunes. My nature tends toward extravagance. Such is the man I am. Now answer me, my beautiful Teresa.
Giacomo CasanovaStichwörter: memoirs
Alcuni dicono che la vita è solo un insieme di sventure; in altre parole, che la vita è una sventura; ma se la vita è una sventura, la morte deve essere sicuramente il contrario, cioè una fortuna, dato che la morte è l'opposto della vita. Questa conclusione sembrerebbe inevitabile. Ma coloro che parlano così sono sicuramente malati o poveri, fossero in buona salute, avessero la borsa ben fornita, l'allegria in cuore, delle Cecilie, delle Marine e la speranza di altre cose ancor migliori, allora cambierebbero sicuramente parere. Io li considero una razza di pessimisti che si alligna solo tra i filosofi spiantati e i teologhi bricconi e atrabiliari. Se il piacere esiste e lo si può godere solo da vivi, la vita è una fortuna.
Giacomo CasanovaStichwörter: vita
La sofferenza è insita nella natura umana; ma non soffriamo mai, o almeno molto di rado, senza nutrire la speranza della guarigione; e la speranza è un piacere. Se talvolta l'uomo soffre senza speranza di guarire, la sicurezza matematica che l'esistenza finirà deve essere un piacere; perchè, nella peggiore delle ipotesi, la morte sarà un sonno pesante, durante il quale saremo consolati da sogni felici, oppure la perdita della conoscenza; ma quando godiamo, la riflessione che il nostro godimento sarà seguito dalla sofferenza non viene mai a turbarci. Il piacere, quindi, mentre ce lo procuriamo, è sempre puro; il dolore è sempre temperato.
[...]
L'uomo saggio, credetemi, non potrà mai essere completamente infelice; sono propenso a credere al mio amico Orazio, il quale afferma che il saggio è sempre felice: nisi quum pituita molesta est. Ma qual è il mortale che ha sempre il catarro?
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