If you can master me, that look seemed to say, then you can master whatever else this wicked world might bring. I can see her now, standing amidst her deerhounds that had the same thin, lean bodies, and the same long nose and the same huntess eyes as their mistress. Green eyes, she had, with a kind of cruelty deep inside them. It was not a soft face, any more that her body was soft. She was a woman of strong lines and high bones, and that made for a good face and a handsome one, but hard, so hard. What made her beautiful was her hair and her carriage, for she stood as straight as spear and her hair fell around her shoulders like a cascade of tumbling red tangles. That red hair softened her looks, while her laughter snared men like salmon caught in basket traps. There have been many more beautiful women, and thousands who were better, but since the world was weaned I doubt there have been many more so unforgettable as Guinevere, eldest daughter of Leodegan, the exiled King of Henis Wyren.
And it would have been better, Merlin always said, had she been drowned at birth.
Tag: women beauty guinevere redhead the-herione
- Senhor Uhtred! - Como sempre, Willibald reagiu à minha provocação. - Esse peixe - ele apontou o dedo trêmulo na direção dos ossos - foi um dos dois que Nosso Senhor usou para alimentar 5 mil pessoas!
- O outro devia ser um peixe incrivelmente grande - respondi. - O que era? Uma baleia?
Tag: irony
- Senhor Uhtred! - O padre Willibald veio correndo na minha direção. - O que está acontecendo? O que está acontecendo?
- Decidi começar uma guerra, padre - respondi cheio de animação. - É muito mais interessante que a paz.
- Imbecille?
- Certo. E sul fatto che sia un imbecille non possono esserci dubbi. Pensaci un attimo! Lancillotto vive, Mordred vive, Cerdic vive e Ginevra vive! Se qualcuno vuole vivere in eterno a questo mondo, la soluzione migliore è diventare nemico di Artù.
Quell'estate, secondo il nuovo computo degli anni che ci hanno insegnato i cristiani, era il 497 dopo la nascita di Cristo, ed era un'estate radiosa, splendente di sole.
Artù era al vertice, Merlino si scaldava le ossa nel nostro giardino e le nostre tre figlie insistevano perché raccontasse loro sempre nuove storie, Ceinwyn era felice, Ginevra si godeva il suo elegante palazzo nuovo, con i portici e le colonne e il tempio nascosto.
Lancillotto se ne stava tranquillo nel suo regno accanto al mare, i sassoni si combattevano tra loro invece di lottare contro di noi, e la Dumnonia era in pace.
Eppure, quella del 497 fu anche, come ben ricordo, un'estate di vergogna e di dolore.
Fu l'estate di Tristano e Isotta.
Corsi verso di loro. La bimba era fra le braccia della madre, e io lascia cadere la spada, mi sfilai l'elmo e mi inginocchiai lì accanto. - Dian - sussurrai. - Amore mio.
Vidi l'anima tremolare ancora nei suoi occhi. Mi vide, Dian mi vide, e vide sua madre, prima di morire. Ci guardò per un istante, poi la sua giovane anima si allontanò leggere come un'ala nel buio, senza rumore, come una fiamma di candela spenta da un soffio di vento. Lavaine le aveva tagliato la gola mentre saltava verso il braccio del fratello e adesso il suo piccolo cuore aveva rinunciato a lottare. Ma riuscì ancora a vedermi, prima di morire. Ne sono certo. Mi vide, poi morì, e io abbracciai lei e sua madre e piansi come un bambino.
Piansi per le mia piccola, adorata Dian.
Tag: morte
- Due re saliranno alla Rocca di Cadarn - profetizzò - ma a regnare sarà un uomo che non è re. I morti si sposeranno, quel che è perso ritornerà alla luce. e una lama verrà portata alla gola di una bambina.
Bernard CornwellTag: profezia
Non volevo parlare con Artù e non volevo vederlo. Salii sul promontorio e pregai gli dei, implorandoli di tornare in Britannia. Mentre pregavo, gli uomini del Kernow condussero la regina Isotta fino alla baia dove erano in attesa le due scure navi. I guerrieri, però, non la riportarono nel Kenow.
Invece di ritornare a casa, la principessa degli Uì Liathàin, quella bambina di quindici anni che correva a piedi nudi nelle onde e che aveva la voce flebile degli spiriti dei marinai nei venti salmastri, fu legata a un palo e attorno a lei venne accumulata la legna gettata sulla riva del mare, che ricopriva la spiaggia di Halcwym, e laggiù, sotto gli occhi implacabili del marito, venne bruciata viva. Il corpo del suo amante venne bruciato sulla stessa pira.
[...]
Anche ora, quando chiudo gli occhi, a volte rivedo quella bambina uscire dal mare. Con il viso che sorride, il corpo sottile sotto la veste bianca aderente e le mani tese ad abbracciare il suo amante. Non posso sentire il grido di un gabbiano senza rivederla con l'occhio della mente, perché mi perseguiterà fino al giorno della mia morte, e anche dopo, dovunque andrà la mia anima, lei sarà laggiù; una bambina bruciata per ordine di un re, in base alle leggi, nello splendido regno di Camelot.
Tag: morte
- Tuo padre è Aelle - asserì Merlino tranquillo.
Lo guardai con stupore. - Come lo sai?
- Ce l'hai scritto in faccia, Derfel. Questa notte, quando ti ho visto arrivare dalla porta della palizzata, per essere uguale a lui ti mancava solo un grande mantello di pelle di orso.
Mi sorrise. - Ti ricordavo come un ragazzino serio serio, tutto domande, con un'espressione corrucciata, ma questa sera sei giunto come un guerriero degli dei, una terrificante creatura di ferro e d'acciaio, di scudo e pennacchio.
- Gli uomini sono degli sciocchi - ha asserito Igraine, poi mi ha guardato di sottecchi. - Tu hai mai tradito Ceinwyn?
- No - risposi, ed era la verità.
- E non hai mai avuto il desiderio di tradirla?
- Oh, molte volte. Il desiderio non scompare con la felicità, mia regina. Inoltre, che merito c'è nella fedeltà, se non viene mai messa alla prova?
- Tu pensi che ci sia un merito nella fedeltà? - ha voluto sapere, e io mi sono chiesto quale guerriero giovane e bello della rocca di suo marito avesse attirato il suo sguardo. La gravidanza le avrebbe impedito qualsiasi sciocchezza, per il momento, ma mi preoccupavo di quel che poteva succedere dopo. Forse non sarebbe successo niente, comunque.
Le ho sorriso. - Noi vogliamo dai nostri amanti la fedeltà, regina, e perciò, com'è ovvio, anche loro la vogliono da noi. La fedeltà è un dono che offriamo a chi amiamo. Artù l'ha data a Ginevra, ma lei non poteva fare altrettanto. Lei voleva qualcosa di diverso.
Tag: fedeltà
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